I reni ricevono il sangue che circola nel nostro organismo attraverso le arterie renali che si sfioccano in una matassa di piccolissimi vasi capillari (glomeruli) che formano un filtro per il sangue stesso. I reni hanno, tra i vari compiti, proprio quello di rimuovere attraverso questo filtro le scorie, l’eccesso di sali minerali ed acqua e riassorbire alcune sostanze tra cui le proteine, molecole molto importanti in vari processi biologici. Normalmente solo una piccola quota di proteine, costituite perlopiù da albumina, viene persa con le urine, in una quantità totale inferiore a 150mg/24 ore ed, in particolare, una albuminuria inferiore a 30mg/24 ore.

Quando la perdita nelle urine di proteine supera tali quantità, si parla di proteinuria (albuminuria se presente soprattutto albumina) ed indica danno renale.

Quali sono le cause della proteinuria?

La proteinuria, persistente nel tempo, è conseguente a:

  • malattie dei glomeruli renali, che danneggiano le capacità del filtro glomerulare, possono essere congenite o acquisite su base immunologica (es. glomerulonefrite ad IgA, Glomerulonefrite membranosa, Glomerulosclerosi focale e segmentale) o svilupparsi nel corso di malattie sistemiche ( es. diabete, Ipertensione arteriosa, Lupus eritematoso )
  • malattie dei tubuli renali che danneggiano la capacità dei tubuli renali di riassorbire le proteine, come le nefriti interstiziali
  • malattie che determinano un eccesso nel sangue di alcuni tipi di proteine, in quantità superiore alla capacità di riassorbimento da parte dei reni (es. mieloma multiplo)

Come si scopre una proteinuria?

La proteinuria è generalmente scoperta mediante un esame urine standard magari effettuato per altri motivi. Può essere:

  • transitoria, vale a dire temporanea o intermittente, presente sporadicamente per esempio dopo un episodio di febbre o un esercizio fisico intenso; non ha solitamente significato patologico;
  • ortostatica cioè correlata allo stare in piedi ed assente in posizione sdraiata. E’ frequente nei giovani e, tipicamente, assente in età matura; viene confermata dal confronto tra un esame urine eseguito a riposo ( es. dopo il riposo notturno) che risulta negativo ed un esame urine eseguito dopo essere rimasti in piedi che conferma la presenza di proteinuria. Non necessita di terapia;
  • persistente, vale a dire rilevata su ripetuti esami urine ed indicativa, pertanto, di un problema squisitamente renale o espressione di un danno dei reni in corso di altre malattie come il diabete, l’ipertensione mal controllata ecc.

N.B: Visto che il riscontro di proteinuria non sempre rappresenta una malattia renale, è molto importante verificare che non ci siano situazioni confondenti (es. infezioni urinarie concomitanti, contaminazione da sangue mestruale) e verificare la situazione con il proprio Medico.

Perché è importante la proteinuria?/Quali sono le
conseguenze-complicanze della proteinuria?

  • La proteinuria occasionale e la proteinuria ortostatica non necessitano di un trattamento
    specifico.
  • La proteinuria persistente (confermata su 2-3 esami delle urine consecutivi) indica
    un’alterazione a carico dei reni che può essere espressione di una malattia renale ed evolvere
    verso un danno progressivo. Per questo necessita di essere attentamente valutata nei soggetti
    che non sanno di avere una malattia renale (in questo caso può essere un segno precoce), nei
    soggetti che sanno di avere una malattia renale con o senza insufficienza renale (in questo
    caso può predire la evoluzione verso stadi più avanzati) ed in coloro che soffrono di altre
    patologie ( in questo caso può evidenziare un interessamento renale).

N.B.: In tutti, la presenza di albumina/proteine sulle urine rappresenta un rischio di
sviluppare complicanze cardiovascolari (es. ictus, infarto).

Che disturbi dà la proteinuria?

  • I soggetti che presentano una piccola quantità di proteine sulle urine, non hanno in genere
    sintomi né segni.
  • Se la perdita di albumina/proteine è abbondante le urine possono presentarsi schiumose e,
    quando i livelli di proteine nel sangue si riducono, possono comparire edemi cioè gonfiore
    intorno alle palpebre, al volto, alle caviglie, alle gambe oltre ad un aumento di peso

Se scopro di avere proteinuria cosa mi aspetto? cosa faccio?
Cosa mi può essere proposto?

  • Innanzitutto è importante escludere una alterazione occasionale e/o una causa “benigna” di
    proteinuria ; eseguire correttamente un esame urine standard su un campione fresco, raccolto
    alla prima o seconda minzione del mattino.
  • La presenza di albumina sulle urine può essere evidenziata da appositi stick che ne indicano
    la presenza patologica (superiore a 15 mg/dl).

  • Una misura più accurata è rappresentata dal rapporto tra eliminazione urinaria di albumina
    e creatinina (ACR rapporto albuminuria/creatininuria) già patologico quando è tra 30-
    300mg/g, (cosiddetta microalbuminuria) e francamente patologico quando è superiore a
    30/300 mg/g (cosiddetta proteinuria conclamata). Il calcolo ACR è piuttosto facile e
    immediato, infatti non occorre raccogliere urine 24 ore. Si effettua sulle urine fresche del
    mattino, come un normale esame urine

  • Se due o più campioni di urine mostrano proteinuria, il passaggio successivo è la
    quantificazione mediante una raccolta urine delle 24 ore . Questo può permettere al Medico
    Curante di sospettare una malattia renale o di capire quanto una malattia renale, già nota,
    rischia di evolvere. Possono essere utili degli esami di funzionalità renale (es. creatinina,
    azotemia ecc.), una ecografia renale, una valutazione dallo specialista Nefrologo.
  • Il Medico Curante ed il Nefrologo potrebbero, per definire ulteriormente la malattia renale,
    porre indicazione alla biopsia renale. E’ una procedura, generalmente effettuata in anestesia
    locale, mediante la quale viene prelevato un piccolo frustolo di rene che viene esaminato per
    diagnosticare la malattia.
  • Accanto a terapie più specifiche per il tipo di malattia renale, sono disponibili alcune classi
    di farmaci (ACE-inibitori, sartanici) che hanno effetti favorevoli sulla perdita urinaria di
    proteine; tali farmaci vanno assunti dietro prescrizione medica. Inoltre, se soffro di
    ipertensione arteriosa o diabete, è molto importante controllare l’andamento della pressione
    arteriosa e della glicemia.

 

Drssa R.. Brugnano Nefroloaa
Drssa C. Covarelli Biologa Laboratorio di nefropatologia –  S.C. di Anatomia e Istologia patologica Perugia.

Elaborazione Drssa M. Rinaldi Miliani,  Dr. G. Quintaliani – nefrologo.