Descrizione
Le funzioni del rene sono molteplici cosa che comporta una notevole complessità del quadro clinico quando la loro funzione viene e ridursi. La Malattia Renale Cronica (MRC) è quindi una condizione clinica complessa e pericolosa caratterizzata dall’alterazione delle funzioni del rene e causata da diverse malattie renali o altre malattie dell’organismo che colpiscono anche il rene. La MRC è un fattore indipendente di rischio cardiovascolare (CV) e spesso è associata ad altri fattori di rischio CV (ipertensione arteriosa, dislipidemia, diabete mellito di tipo II, etc.), che sono anche causa frequente della malattia stessa. nello stadio finale può essere trattata solo con la dialisi o il trapianto di rene.
La MRC è una patologia molto diffusa e in progressiva espansione in tutto il mondo, colpisce circa il 10% della popolazione mondiale, con prevalenze più elevate nei Paesi economicamente più sviluppati e con età della popolazione più avanzata. In Italia la prevalenza nella popolazione adulta è intorno al 6-7%, mentre la Insufficienza Renale Cronica, definita come riduzione della Velocità di Filtrazione Glomerulare (VFG) sotto i 60 ml/min, si attesta intorno al 3%. (fig 1) Può colpire tutte le età con frequenza diversa, bassa nei giovani (per lo più dovuta a malattie renali primitive), molto elevata negli anziani (in genere dovuta a malattie renali secondarie), dove può superare il 30%, specie negli individui con più malattie croniche. La MRC è evolutiva e progredisce verso gli stadi più avanzati con velocità variabile. Gli stadi iniziali e intermedi sono quelli più frequenti e, spesso, sono asintomatici e restano sconosciuti.
Diagnosi
La MRC è una malattia complessa, ma le alterazioni patologiche di base, cioè la presenza di proteinuria e la riduzione della funzione di filtrazione renale, sono facilmente individuabili.
È fondamentale la diagnosi precoce di MRC per prevenire le complicanze, ritardare la progressione e trattare adeguatamente le alterazioni.
Dovrebbero sottoporsi a valutazione della funzione renale:
- le persone sopra i 65 anni
- gli ipertesi o affetti da patologie cardiache
- i diabetici
- gli obesi
- le persone con storia familiare di nefropatia.
La può valutazione della funzione renale può essere effettuata mediante l’uso di esami semplici e poco costosi:
- esame delle urine
- esame della creatinina nel sangue
- Azotemia
- L’esame delle urine, praticabile in qualsiasi laboratorio di analisi cliniche, consente di evidenziare la proteinuria e l’ematuria, che sono i principali indici di patologia renale.
La proteinuria misurata con l’esame delle urine standard può non essere evidenziata se i livelli sono poco sopra la norma. È opportuno quindi eseguire il rapporto albumina/creatinina (detto ACR) nel singolo campione di urine della mattina, che può dare informazioni accurate senza ricorrere alla raccolta urine delle 24 ore.
- La creatinina nel sangue da sola NON è indice affidabile. Per valutare la funzione renale è necessario stimare o misurare la Velocità di Filtrazione Glomerulare (VFG), che, da un punto di vista pratico, è equivalente alla Clearance della Creatinina e spesso sono usati come sinonimi (Fig 1):
VFG stimata: si possono utilizzare diverse formule (Cockcroft-Gault, MDRD, CKD-EPI) che richiedono solo la creatinina e alcuni parametri individuali. Attualmente la più usata e consigliabile è la CKD-EPI.
VFG misurata: Clearance della creatinina, tramite raccolta delle urine delle 24 ore. Dovrebbe essere ripetuta periodicamente, per vari motivi:
- è possibile avere una stima attendibile della funzione renale anche negli stadi avanzati della malattia (stadio 5)
- è possibile contemporaneamente effettuare valutazioni della:
- Creatininuria che è direttamente in relazione alla massa muscolare
- Azoturia che è in relazione all’introito proteico
- Sodiuria che è in relazione all’introito di sale
- Proteinuria che è marker di progressione della MRC
La MRC si divide in 5 stadi clinici di gravità crescente in base alla presenza di alterazioni urinarie e al grado della funzione di filtrazione renale. La stadiazione tiene conto sia di proteinuria o albuminuria sia della misura della filtrazione renale (Velocità di Filtrazione Glomerulare, VFG, o Glomerular Filtration Rate, GFR); la combinazione di queste condizioni viene utilizzata per dividere la MRC in 5 stadi progressivi (fig. 1):
Gli stadi iniziali (1 e 2) della MRC si manifestano con lievi alterazioni urinarie (proteinuria e/o ematuria), spesso asintomatiche, senza perdita rilevante della VFG. Dagli stadi (3a e 3b) si parla di Insufficienza Renale Cronica (IRC) con riduzione della VFG <60 ml/min e può esserci proteinuria di grado variabile. In queste fasi compaiono diverse alterazioni del metabolismo, evidenziabili solo con esami di laboratorio. Negli stadi avanzati (4 e 5), l’Insufficienza Renale Cronica è di grado severo (VFG <30 ml/min), le complicanze cliniche diventano evidenti e gravi e il rischio di morte è alto, soprattutto per cause cardiovascolari.
La diagnosi di IRC non può prescindere dalla conoscenza della proteinuria e dalla sua determinazione. Sia come valore assoluto (proteinuria nelle 24 ore) sia come ACR. (colonne nella figura 1)
Fig 1 Stadi di malattia
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