Il ferro è un micronutriente necessario al buon funzionamento dei globuli rossi, questi trasportano l’ossigeno a tutte le cellule dell’organismo e sono i reni che producendo l’ormone eritropoietina dicono al corpo se produrre più o meno globuli rossi.
Se i reni non sono sani o non si assume abbastanza ferro questo processo non avviene in modo corretto.
La carenza di ferro provoca l’anemia, cioè l’organismo non ha abbastanza globuli rossi per trasportare l’ossigeno a tutte le cellule.

Perché è importante controllare il ferro se si ha una malattia renale?

Una persona che soffre di malattia renale ha dei livelli di emoglobina più bassi rispetto ad una persona sana, per questo è importante controllare periodicamente se si sta assumendo abbastanza ferro. Spesso non è possibile raggiungere livelli accettabili di ferro con l’alimentazione, anche a causa delle ristrettezze imposte da una dieta ridotta in proteine, per cui è necessario introdurre di ferro per bocca (compresse o gocce).

Gli esami da fare per valutare il metabolismo del ferro (definito stato marziale), sono:

  • emocromo completo;
  • sideremia;
  • transferrina;
  • ferritina;
  • reticolociti.

In questo modo il vostro medico o il nefrologo sapranno capire meglio sia lo stato che la causa dell’anemia. Talvolta il nefrologo potrà prescrivere anche il dosaggio dell’Eritropoietima

L’anemia associata alla malattia renale cronica (MRN) è molto diffusa, ma non tutti i pazienti ne sono consapevoli. Questo è quanto emerso dalla ricerca sostenuta da Astellas Pharma condotta a inizio 2020 “Beyond CKD: Unveiling the hidden truth of anaemiaste dell’anemia”, che ha coinvolto 200 nefrologi e 203 pazienti in Spagna, Francia, Regno Unito e Germania. Solo il 62% dei pazienti intervistati è consapevole che l’anemia è una complicanza della malattia renale e l’89% dei nefrologi ha riferito di aver fornito informazioni sulle opzioni di trattamento per i propri pazienti e il 69% dei nefrologi afferma che in seguito alla diagnosi iniziano immediatamente una terapia ai loro pazienti.

Da qui emerge l’importanza di una buona comunicazione tra nefrologo e paziente.

Quali sintomi indicano che il ferro è basso e che si soffre di anemia?

  • pallore;
  • stanchezza continua;
  • basso tono dell’umore e depressione;
  • fiato corto durante le normali attività;
  • dolore al petto;
  • vertigini;
  • mani e piedi sempre freddi o addormentati;
  • battito cardiaco accelerato.

È bene ricordare che ogni persona deve assumere abbastanza ferro da permettere la la produzione della giusta quantità di emoglobina, che per le persone con malattia renale deve oscillare tra 10,5 e 11,5 g/dl di sangue.

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anemia e malattia renale

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