Pubblicato da HealthMatch staff

Traduzione a cura di Fondazione Italiana del Rene

 

Perché l’idratazione è importante per i vostri reni?

I vostri reni hanno bisogno di liquidi per funzionare correttamente. Quando si è sufficientemente idratati, si hanno abbastanza liquidi per la formazione dell’urina, deputata al trasporto dei prodotti di scarto. Potreste aver notato che l’urina diventa più scura quando si ha sete. Ciò è dovuto al fatto che essa è diventata più concentrata.

C’è bisogno di sufficienti liquidi anche per consentire al sangue di viaggiare liberamente verso i reni (ed altri organi). Una grave disidratazione può causare, da sola, danni ai reni. Ciò è differente se si è affetti da una malattia renale allo stadio terminale, soprattutto in dialisi. Per le persone in dialisi, l’assunzione di acqua deve essere notevolmente limitata poiché non è possibile espellerne abbastanza.

Bere troppa acqua può provocare iponatriemia¹, condizione in cui il sodio nel sangue diviene troppo diluito e al di sotto del livello normale. Poiché il sodio è responsabile dell’equilibrio dei liquidi nel corpo, bassi livelli consentiranno all’acqua in eccesso di entrare nelle cellule, facendole gonfiare.

L’iponatriemia può verificarsi anche nelle persone con insufficienza renale, in coloro che assumono diuretici, negli atleti professionisti che bevono e sudano molto e nelle persone che praticano attività fisica in condizioni di calore estremo.

Pertanto, se siete affetti da malattia renale, dovreste bilanciare attentamente il vostro fabbisogno di liquidi per evitare di alterare l’equilibrio dei vostri minerali principali.

 

Si dovrebbero bere otto bicchieri d’acqua al giorno?

Attualmente, molte persone stanno mettendo in discussione questa raccomandazione. Ogni individuo è differente ed il personale fabbisogno di acqua varierà in base all’età, alla corporatura, al sesso, al clima, alle condizioni di salute e all’attività fisica. La Harvard School of Public Health² raccomanda 13 tazze al giorno per gli uomini e 9 tazze al giorno per le donne. Tuttavia, queste sono solo indicazioni approssimative; si dovrebbe ascoltare il proprio corpo e parlare con il medico per determinare la quantità media di acqua che dovrebbe essere consumata giornalmente.

La maggior parte degli studi³ ha riportato che, nelle fasi iniziali della malattia renale, un consumo moderato di acqua durante il giorno migliora la produzione di urina, previene la recidiva di calcoli e rallenta il declino delle funzioni renali.

Tuttavia, uno studio clinico su larga scala⁴ ha riportato che l’aumento del consumo di acqua nei pazienti con malattia renale cronica non ha rallentato significativamente la diminuzione della funzionalità renale dopo un anno, ma non ha causato effetti avversi.

D’altro canto, se si ha una malattia renale in fase terminale, il consumo di qualsiasi tipo di liquido dovrebbe essere limitato.

Si tenga presente che molti alimenti contengono acqua. Si dovrebbe bere più acqua se è il medico a consigliarlo, ma la maggior parte delle persone non dovrebbe forzarne il consumo. Se la vostra urina è limpida, allora siete idratati.

 

L’acqua è l’unica bevanda salutare da bere? 

Bere acqua naturale è il modo migliore per idratarsi. Tuttavia, la maggior parte delle persone non vuole bere sempre solo acqua.

Inoltre, l’acqua calda non è gradevole al palato, ed in certi periodi dell’anno non c’è niente di meglio di una bevanda calda. Fortunatamente, ci sono opzioni salutari oltre all’acqua.

È  anche possibile modificare l’acqua. L’acqua frizzante va bene purché si scelga una marca che non contenga sodio o potassio aggiunti. Ciò a cui occorre prestare attenzione sono alcuni nutrienti. Le bevande zuccherate vanno evitate. Inoltre, bisogna fare attenzione alla quantità di potassio che si consuma.

Le persone affette da malattie renali, in particolare negli stadi avanzati, sono a rischio di iperkaliemia, che si verifica quando si ha troppo potassio nel sangue poiché i reni non riescono a liberarsi di quello in eccesso. Ci sarà sempre bisogno di consumare potassio affinché il corpo possa svolgere le sue normali funzioni, ma occorre fare attenzione per prevenirne livelli elevati.

 

Bevande salutari per persone affette da malattie renali 

Ecco quindi alcune bevande che andrebbero considerate se si ha una malattia renale o se si è ad alto rischio.

 

Caffè espresso 

Il caffè, se assunto con moderazione, è sicuro per le persone che hanno malattie renali. È stato scoperto che il caffè⁵ riduce il rischio di diabete e, poiché diabete e malattie renali sono strettamente connessi, bere caffè potrebbe aiutare a ridurre il rischio di compromissione della funzionalità renale.

Alcuni studi⁶ hanno scoperto una correlazione tra il consumo di una quantità moderata di caffè ed il miglioramento della velocità di filtrazione glomerulare (eGFR) e delle funzioni renali.

Tuttavia, poiché il caffè contiene potassio, non ne andrebbero bevute più di tre tazze al giorno. Ciò è dovuto anche all’elevato contenuto di caffeina che può aumentare la pressione sanguigna e, poiché l’ipertensione è sia un sintomo che una causa di malattia renale, è necessario assicurarsi che l’assunzione di caffeina sia limitata. Si potrebbe in ogni caso usare il caffè decaffeinato o alternare quest’ultimo con quello contenente caffeina durante il consumo quotidiano.

L’aggiunta di latte o panna aumenta il contenuto di potassio e le calorie, quindi scegliete un caffè espresso. Si dovrebbero evitare anche gli sciroppi aromatizzati, che spesso contengono molto zucchero.

Tuttavia, ci sono indicazioni che la caffeina possa peggiorare la funzione renale nelle persone anziane obese con sindrome metabolica o diabete. Consultate il vostro medico per capire se è sicuro per voi consumare bevande contenenti caffeina.

 

Tè verde non zuccherato

Il tè verde contiene meno caffeina rispetto al caffè ed è ricco di antiossidanti chiamati polifenoli. Ha anche una concentrazione inferiore di ossalato solubile rispetto al tè nero, quindi c’è meno rischio di sviluppare calcoli renali. Inoltre, alcuni studi⁷ hanno dimostrato che l’epigallocatechina-3-gallato, presente nel tè verde, ha un effetto protettivo sui reni e riduce la tossicità del glucosio nelle persone affette da diabete.

Il tè verde è generalmente considerato il tè migliore per le persone che presentano malattie renali, anche se dovrebbe comunque essere bevuto con moderazione a causa del suo contenuto di caffeina.

 

Frullati a basso contenuto di zucchero 

Le banane, che rappresentano un classico ingrediente dei frullati, sono molto ricche di potassio e dovrebbero essere evitate qualora il medico avesse consigliato di ridurre l’assunzione di potassio.

Tuttavia, se ci si attiene alla scelta di mirtilli e frutti di bosco ed all’utilizzo di yogurt greco come base, si può preparare un delizioso frullato che sazierà e darà energia. È meglio preparare i frullati in modo da poter avere il controllo degli ingredienti.

È anche possibile preparare frullati con avocado, verdure tritate, semi o qualsiasi cosa si voglia. Occorre solo assicurarsi di mantenere l’assunzione di zucchero, sodio, potassio e fosforo entro livelli moderati ed equilibrati nelle fasi iniziali della malattia renale, con ulteriori limitazioni in caso di malattia renale allo stadio terminale.

 

Acqua aromatizzata

 L’acqua aromatizzata è diventata popolare per rinfrescarsi e idratarsi durante l’estate in molte località. Si possono aggiungere frutta ed erbe che si preferiscono ad una caraffa d’acqua e lasciarle in infusione per qualche ora. Più a lungo si lasciano riposare, più intenso sarà il sapore della frutta o delle erbe.

È importante scegliere ingredienti a basso contenuto di potassio. Buone opzioni sono more, mirtilli, ciliegie, mirtilli rossi, cetriolo, lamponi, fragole e agrumi (non arance, che hanno più potassio). Gli ingredienti possono essere combinati. Molte persone trovano l’acqua aromatizzata davvero gustosa nelle giornate calde!

 

Succo di mirtillo 

Le infezioni del tratto urinario possono causare danni ai reni. Gli studi⁸ dimostrano che se si è soggetti ad infezioni delle vie urinarie, il consumo di mirtilli rossi secchi o succo di mirtillo rosso può aiutare a ridurre la frequenza delle infezioni ed a  proteggere i reni dai danni.

I mirtilli rossi sono anche poveri di potassio e molte persone li trovano deliziosi. Altri succhi a basso contenuto di potassio includono mela, uva, barbabietola, ananas e pompelmo. Tuttavia, si dovrebbe consultare il medico prima di bere il succo di pompelmo poiché può interferire con molti farmaci, comprese le statine e i farmaci per l’ipertensione.

 

Drink allo zenzero fatta in casa

Lo zenzero fa bene alla digestione ed aiuta a prevenire il mal di stomaco. Gli studi⁹ dimostrano che lo zenzero potrebbe persino rallentare la progressione della malattia renale. Tuttavia, sebbene drink allo zenzero prodotta commercialmente contenga meno zucchero rispetto ad altre bibite, presenta comunque molto zucchero.

Una soluzione è prepararla da soli, il che è sorprendentemente facile. La maggior parte delle ricette di bevande allo zenzero contengono acqua tonica, che ha un buon contenuto di potassio, quindi se ne sta limitando l’assunzione occorre considerare l’utilizzo di acqua frizzante al posto di quella tonica. Può essere preparata con zenzero fresco e controllare il contenuto di zucchero. Provate ad aggiungere un po’ di succo di limone o lime.

 

Quali sono le bevande peggiori per le persone con problemi renali?

Quindi, quali bevande dovrebbero essere evitate? Le persone con problemi renali dovrebbero essere particolarmente attente ad evitare alcune bevande. Eccone alcune:

  1. Acqua di cocco. L’acqua di cocco è spesso pubblicizzata come un’alternativa naturale alle bevande sportive ed è sicura per la maggior parte delle persone. Tuttavia, anche nelle persone sane, è stato dimostrato¹⁰ essere in grado di aumentare il potassio urinario e dovrebbe quindi essere consumata con moderazione. Se è stato consigliato di ridurre il potassio, non si dovrebbe bere acqua o latte di cocco.
  2. Bevande gassate, comprese quelle dietetiche. Bere due o più bevande gassate al giorno è stato associato¹¹ ad un aumento del rischio di malattia renale cronica. La cola e altre bibite contengono molto fosforo. Si dovrebbe in generale limitare o evitare la soda a causa del contenuto di zucchero. La soda dietetica non è migliore, poiché è stato riscontrato che è associata¹² ad una maggiore incidenza di malattia renale allo stadio terminale ed i dolcificanti artificiali possono influenzare negativamente i livelli di insulina.
  3. Succo di prugna. Anche le prugne sono molto ricche di potassio.

 

Malattie renali e alcol

Sorprendentemente, non è necessario evitare completamente l’alcol se si soffre di una malattia renale, a meno che non si stiano assumendo farmaci controindicati. Bere poco o moderatamente può effettivamente essere benefico per coloro che sono interessati da malattia renale cronica. Parlate con il vostro medico per capire se dovreste continuare a bere alcolici.

Se non si è mai bevuto alcol in precedenza, non si dovrebbe iniziare quando si ha una malattia renale poiché bere alcol è associato ad un aumento del rischio di morte per varie cause. Si dovrebbe anche evitare di bere smodatamente o di consumare alcol in modo eccessivo in un breve periodo di tempo (binge drinking) e, se si decide di bere, optare per il vino rosso che contiene polifenoli e bioattivatori che possono proteggere i reni.

Il binge drinking, tuttavia, può in alcuni casi causare danni renali acuti e insufficienza renale.

Ultime novità 

È fondamentale che le persone interessate da malattie renali consumino la giusta quantità di liquidi. Nelle prime fasi della malattia renale, questo spesso significa aumentare il consumo di liquidi, mentre se ci si trova in una fase avanzata di insufficienza renale o si è sottoposti a dialisi, verrà consigliato di limitarne notevolmente il consumo.

Sebbene l’acqua naturale sia la bevanda migliore per i tuoi reni, altri liquidi sono perfettamente accettabili tra cui caffè, tè verde, succhi a basso contenuto di potassio e acqua aromatizzata. Evitare bevande zuccherate, gassate e acqua di cocco.

 

Fonti:

  1. Hyponatremia | National Kidney Foundation
  2. Water | Harvard T.H. Chan
  3. Can water intake prevent CKD? A brief review of the evidence | The Lancet
  4. Effect of coaching to increase water intake on kidney function decline in adults with chronic kidney disease (2018)
  5. Coffee and lower risk of type 2 diabetes: Arguments for a causal relationship (2021)
  6. Coffee and tea consumption in relation to estimated glomerular filtration rate: Results from the population-based longitudinal doetinchem cohort study (2016)
  7. The green tea polyphenol(—)-epigallocatechin-3-gallate and its beneficial roles in chronic kidney disease (2016)
  8. Consumption of sweetened, dried cranberries may reduce urinary tract infection incidence in susceptible women – a modified observational study (2013)
  9. Evaluation of the efficacy of ginger, Arabic gum, and Boswellia in acute and chronic renal failure (2011)
  10. Coconut water: An unexpected source of urinary citrate (2018)
  11. Carbonated beverages and chronic kidney disease (2012)
  12. Diet soda consumption and risk of incident end stage renal disease (2017)

 

Altre fonti:

  • 6 Tips to be “water wise” for healthy kidneys | National Kidney Foundation
  • Consumption of caffeinated beverages and kidney function decline in an elderly Mediterranean population with metabolic syndrome (2021)
  • Potassium and your CKD diet | National Kidney Foundation
  • Effect of artificial sweeteners on insulin resistance among type-2 diabetes mellitus patients (2020)
  • Alcohol consumption can be a “double-edged sword” for chronic kidney disease patients (2019)