Il pollo è un tipo di carne molto prezioso, in media più magro di altri, e ricchissimo in proteine di elevata qualità. Il sandwich al pollo è una soluzione furba, per sfruttare al massimo i pregi di questa carne anche durante un pic nic.

Vi proponiamo la nostra ricetta, anche in versione ipoproteica per coloro che stanno effettuando una terapia conservativa, da preparare per la vostra prossima gita.

Se cercate qualche altra idea e consigli pratici per mangiare bene anche con un problema renale potete trovarne moltissimi nell’articolo “le ricette per pic nic“.

Sandwich con pollo

Ingredienti per una persona

  • 3 fette di pane da tramezzino
  • 80 g petto di pollo
  • una costa di sedano
  • 3 cucchiai di maionese di riso
  • 2 cucchiai di olio
  • zenzero in polvere

Preparazione: Tagliare il pollo a striscioline, lessare, scolare e rosolarlo in padella, tagliato a pezzettini in un poco d’olio caldo. Aggiungere sale secondo la propria dose giornaliera consentita.

Tagliare il sedano a rondelle e condire con l’olio rimasto.

Tostare le fette di pane per tramezzini. Spalmare la maionese di riso sulla prima fetta, disporvi sopra 1/2 porzione del pollo, poi il sedano. Spolverare con zenzero (se gradito) e porre sopra il tutto la seconda fetta di pane.

Ripetere l’operazione con la terza fetta e la quantità di ingredienti per il ripieno rimasti.

Chiudere con la terza fetta rimasta spalmandovi prima un po’ di maionese di riso nella superficie interna a contatto con la farcitura.

Schiacciare il sandwich e dividere a metà formando 2 triangoli.

Versione ipoproteica

Chi segue un regime alimentare aproteico può comunque godere di questo piatto semplicissimo.

E’ sufficiente utilizzare il pan bauletto aproteico, nello stesso identico modo indicato nella ricetta sopra descritta.

Per qualsiasi dubbio sulle quantità si consiglia sempre di consultare il proprio dietista/nutrizionista di fiducia, o in sua assenza il nefrologo.


A cura di: Dottoressa Claudia D’Alessandro – Biologo; Dottore in Dietistica presso Dipartimento di Medicina Interna – Università di Pisa.

Commenti Facebook